Vulpes vulpes Linnaeus, 1758

Phylum: Chordata Haeckel, 1874
Classe: Mammalia Linnaeus, 1758
Ordine: Carnivora Bowdich, 1821
Famiglia: Canidae G. Fischer de Waldheim, 1817
Genere: Vulpes Frisch, 1775
Italiano: Volpe rossa, Volpe
English: Red Fox
Français: Renard roux
Deutsch: Rotfuchs
Español: Zorro rojo
Descrizione
A seconda della sottospecie presa in considerazione, questi animali possono misurare fra i 75 ed i 140 cm, per un peso che varia fra i 3 e gli 11 kg: queste misure rendono la volpe rossa il più grande appartenente al proprio genere. Le dimensioni degli animali tendono a diminuire in direttrice N-S. Il colore, spesso rossiccio, va dal giallo al marrone, a seconda degli individui e delle regioni. La gola, il ventre e l'estremità della coda sono bianche; quest'ultima è lunga e folta. Il muso è allungato e le orecchie sono triangolari ed estremamente mobili. Essa è giocherellona come i suoi cuccioli ed estremamente furba. Normalmente vive in coppia, con i cuccioli, anche se talvolta è possibile osservarne esemplari solitari o in gruppi di 4 o 6 adulti. Il maschio marchia il territorio in modo sistematico e comunica con i propri simili attraverso segnali sonori, visivi, tattili e olfattivi.Una volpe può riconoscere un altro esemplare dall'odore, oltre a decifrarne il rango gerarchico e il livello sociale. È significativo sottolineare che, in questa specie, la coppia tende a riformarsi ogni anno e che il maschio solitamente partecipa attivamente alla cura e all'allevamento della prole, procurando il cibo e difendendo i cuccioli da possibili predatori. Anche se il suo cibo prediletto sono conigli e roditori, la volpe è un cacciatore opportunista e si adatta all'ambiente in cui vive. Anche gli uccelli fanno parte della sua dieta e non disdegna neppure insetti, lombrichi, frutta, bacche, carogne e persino pesci. Caccia al calare della notte o all'alba e utilizza vari metodi a seconda della preda: può sferrare un attacco a sorpresa contro animali che escono dalla tana o avvicinarsi ad essi quatta quatta fino a essere abbastanza vicina da saltar loro addosso. Scava nel terreno o ficca il muso nelle cavità per catturare lombrichi. Il periodo degli amori è molto variabile e cambia secondo la latitudine: nella nostra regione ha luogo in inverno, tra dicembre e febbraio. I parti avvengono generalmente tra marzo e aprile. La femmina, dopo una gestazione di 7 settimane, partorisce, in una tana, in media da 3 a 5 piccoli, che vengono allattati per un mese. AI termine di questo periodo essi iniziano a prendere i primi cibi solidi, costituiti da alimenti predigeriti dalla madre e poi rigurgitati. Questa tecnica è molto vantaggiosa poiché permette di nutrire la cucciolata senza portare le carcasse vicino alla tana e nel contempo fa sì che i piccoli non debbano spostarsi alla ricerca di cibo, esponendosi ad eventuali pericoli. Durante le prime due settimane di vita, la madre non abbandona i cuccioli, si dedica interamente al loro allattamento e viene nutrita dal maschio. La femmina non esita a trasportare in luoghi più sicuri i propri piccoli se, nei pressi della tana, vengono a crearsi fattori di disturbo.I piccoli escono dalla tana per la prima volta intorno alla quarta o quinta settimana e sono molto giocherelloni. A dieci mesi di età, raggiungono la maturità sessuale. In natura, questa specie può raggiungere un'età di 12 anni.
Diffusione
La volpe rossa è originaria dell’emisfero settentrionale. È presente in tutta la regione Paleartica, dall’Irlanda allo Stretto di Bering; il suo areale si estende poi verso sud in Giappone, Cina e regioni più settentrionali di India, Myanmar e Vietnam. È diffusa inoltre in Africa, lungo la valle del Nilo fino a Khartoum, oltre che nelle regioni marittime di Tunisia, Algeria e Marocco. La si trova anche in Medio Oriente, ad eccezione del deserto centrale arabo. Nel Nordamerica è distribuita dalle Isole Aleutine (all’interno del circolo polare artico e in particolare in Alaska) alla costa caraibica del Texas: l'animale è nativo delle zone boreali, mentre venne introdotto a scopo venatorio e per la sua pelliccia durante il XVIII secolo nelle aree temperate. È presente anche in Australia, dove è stata introdotta alla fine del XIX secolo. In Italia, la sottospecie crucigera è diffusa in tutta l'area peninsulare ed in Sicilia, mentre la sottospecie ichnusae è endemica di Sardegna e Corsica: la volpe risulta invece assente da tutte le isole minori. Distribuzione delle sottospecie: Vulpes vulpes ssp. abietorum Merriam, 1900, del Canada occidentale - Vulpes vulpes ssp. alascensis Merriam, 1900, dell'Alaska e del Territorio dello Yukon - Vulpes vulpes ssp. alpherakyi Satunin, 1906, del Turkestan - Vulpes vulpes ssp. anatolica Thomas, 1920, dell'Asia Minore - Vulpes vulpes ssp. arabica Thomas, 1902, dei dintorni di Mascate, in Oman - Vulpes vulpes ssp. atlantica Wagner, 1841, del Marocco - Vulpes vulpes ssp. bangsi Merriam, 1900, del Canada e degli Stati Uniti - Vulpes vulpes ssp. barbara Shaw, 1800, dell'Africa nord-occidentale - Vulpes vulpes ssp. beringiana Middendorff, 1875, della Siberia nord-orientale - Vulpes vulpes ssp. cascadensis Merriam, 1900, delle coste nord-occidentali degli Stati Uniti e della Columbia Britannica - Vulpes vulpes ssp. caucasica Dinnik, 1914, della zona dei monti del Caucaso - Vulpes vulpes ssp. crucigera Bechstein, 1789, della Germania - Vulpes vulpes ssp. daurica Ognev, 1931, della Regione dell'Ussuri - Vulpes vulpes ssp. deletrix Bangs, 1898, delle Isole Britanniche - Vulpes vulpes ssp. dolichocrania Ognev, 1926, dell'Estremo Oriente Russo - Vulpes vulpes ssp. dorsalis J - E - Gray, 1838, del Nevada Vulpes vulpes ssp. flavescens J.E Gray, 1843, dell'Iran settentrionale - Vulpes vulpes ssp. fulvus Desmarest, 1820, degli Stati Uniti orientali - Vulpes vulpes ssp. griffithi Blyth, 1854, molto rara, dell'Afghanistan - Vulpes vulpes ssp. harrimani Merriam, 1900, dell'Isola di Kodiak, in Alaska - Vulpes vulpes ssp. hoole Swinhoe, 1870, della Cina meridionale - Vulpes vulpes ssp. ichnusae Miller, 1907, della Sardegna - Vulpes vulpes ssp. indutus Miller, 1907, di Cipro - Vulpes vulpes ssp. jakutensis Ognev, 1923, della Jacuzia - Vulpes vulpes ssp. japonica J - E - Gray, 1868, del Giappone - Vulpes vulpes ssp. karagan Erxleben, 1777, del Kirghizistan - Vulpes vulpes ssp. kenaiensis Merriam, 1900, della Penisola di Kenai, in Alaska - Vulpes vulpes ssp. kurdistanica Satunin, 1906, del Kurdistan - Vulpes vulpes ssp. macroura Baird, 1852, del settore statunitense delle Montagne Rocciose - Vulpes vulpes ssp. montana Pearson, 1836, molto rara, dell'Himalaya - Vulpes vulpes ssp. necator Merriam, 1900, della California e del Nevada - Vulpes vulpes ssp. niloticus E - Geoffroy Saint-Hilaire, 1803, dell'Egitto - Vulpes vulpes ssp. ochroxantha Ognev, 1926, della Russia - Vulpes vulpes ssp. palaestina Thomas, 1920, della Palestina - Vulpes vulpes ssp. peculiosa Kishida, 1924, della Corea - Vulpes vulpes ssp. pusilla Blyth, 1854, molto rara, del Punjab, in India - Vulpes vulpes ssp. regalis Merriam, 1900, diffusa dal Canada centro-settentrionale al Nebraska e al Missouri - Vulpes vulpes ssp. rubricosa Bangs, 1898, del Quebec meridionale e della Nuova Scozia.
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Stato: Cyprus |
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